INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA DEDICATA AL JAZZ E ALLE MUSICHE DI CONFINE
Ja Vigiu Plamja + Emanuele Parrini in concerto
Ja Vigiu Plamja è un trio composto da Silvia Donati alla voce, Federico Squassabia al piano elettrico Massimiliano Sorrentini alla batteria e percussioni al quale, per questa occasione, si aggiungerà in qualche brano lo splendido violino di Emanuele Parrini.
Il nome del gruppo in russo significa “Vedo una fiamma” e si riferisce a ciò che venne captato dai fratelli Judica Cordiglia, radioesploratori italiani del cosmo, nel lontano 1965. Prima di Gagarin, essa è la voce di una delle cosmonaute russe lanciate nell’ignoto dello spazio profondo e di cui il mondo non seppe mai nulla. Da questa avventura italiana radiocosmica il trio nasce e ad essa si ispira. I tre musicisti provengono e gravitano intorno alla più interessante scena del jazz e della musica di ricerca italiana qual è il collettivo El Gallo Rojo e per il quale hanno rilasciato il loro primo album “To Infinity and Beyond” nel novembre del 2011, già tra i migliori dischi dell’anno per la rivista Jazzit.
Ja Vigiu Plamja attraversa la poesie di Sylvia Plath e le composizioni di Duke Ellington per poi rituffarsi nei ritmi funk urbani e nelle sonorità psichedeliche di proprie composizioni originali. Jazz, Rock e Poesia si sovrappongono, intrecciano i propri istinti in una miscela intensa, romantica e mercuriale.
—————————-
Spaghetti Jazz?
Lo sappiamo.
Alcuni di voi avranno già arcuato le sopracciglia. I più pigri si saranno chiesti semplicemente “…perché?”. Altri avranno scrollato le spalle come se fosse l’ennesimo neo nel volto butterato di uno sfocato orizzonte acculturato, mentre i più tradizionalisti si saranno portati le mani al viso in uno dei loro migliori e più clamorosi “Face Palm”.
Ma Spaghetti Jazz non è nulla di tutto questo.
E se siete nella schiera di quelli sopra elencati dovreste fare ammenda, cospargervi il capo di cenere o espiare la vostra malizia andando con i sandali benedetti francescani da Firenze a Gubbio in una piovosa serata d’inverno (se siete laici potete usare le Birkenstock).
Spaghetti Jazz non è l’ennesima trovata accalappia-turisti di cui Firenze è, nel bene e nel male, costellata. Spaghetti Jazz non è nemmeno il primo nome che ci è venuto in mente perché dovevamo andare in stampa con il programma domani. Vi sembrerà strano ma ci abbiamo pensato su parecchio. Non perché sia strano che pensiamo ma perché l’attività cogitativa sembra essere relegata in un artigianato che forse è già modernariato. Per fortuna, per noi, non è così. Spaghetti Jazz è semplicemente il nome di ciò che sarà la nostra nuova scommessa culturale e cioè proprio l’opposto di quello su cui, i più maliziosi, staranno già cianando. Sì, perché noi del Santarosa non sappiamo solo fare da mangiare bene. Non sappiamo solo prepararvi cocktails e aperitivi da leccarsi i baffi. Non sappiamo solo avere uno spazio aperto a tutte le fasce di età che prova anche ad essere un piccolo grande punto di incontro per il quartiere. Noi del Santarosa siamo innamorati della musica e precisamente di quella migliore: la musica dal vivo. Avevamo pensato a nomi più altisonanti, a qualche cosa in inglese, a qualche nome più colto da poter sfoggiare con gli amici più pretenziosi e chic ma, alla fine, siamo rimasti coi piedi per terra a ciò che vi offriremo: Spaghetti e Jazz.
Vogliamo provare a non accontentarci di una semplice radio che metta “musica di sottofondo” anzi, detestiamo questa espressione perché la musica non è mai di sottofondo. Amiamo invece l’idea di una musica che sia, almeno per un giorno a settimana, la vera protagonista della vostra serata. Una musica che vi diverta, che vi faccia dimenticare per qualche ora il compulsivo uso del vostro smartphone o, magari, che plachi la perenne corsa di qualche duro pensiero che vorrete rimandare a domani. Per tutto questo, la domenica sera, abbiamo pensato al Jazz. No, non sarà quel jazz turistico di “accompagnamento” che avrete già snobbato centinaia di volte. Non sarà nemmeno la fin troppo navigata formula dei “grandi classici del jazz” con la jam session e irrimediabile ammucchiata finale. Noi del Santarosa, proveremo ad intercettare musicisti locali e non locali che abbiano progetti di musica originale, musica propria, perché siamo convinti che questo sia il territorio migliore da poter esplorare e sui cui metterci del nostro. Non sarà facile, lo sappiamo, ma ci piacciono le sfide culturali e vogliamo tentare di rendere questo nostro tempo un poco meno grigio.
E allora gli spaghetti?
Ci saranno. E lo faranno senza baffi nero e mandolino. Non saranno nemmeno in pellicola Western (anche se quelli di questo tipo ci piacciono molto).
A partire dalle 20.30, la domenica sera, potrete ascoltare nella nostra sala ristorante dell’ottima musica, deliziando il vostro palato con la nostra migliore selezione di vini e cocktails accompagnati da qualche fantastico stuzzichino. Per l’occasione il ristorante si trasformerà in un autentico Jazz Club. A fine serata i musicisti condivideranno con voi uno dei riti più conviviali e sinceri di ogni gruppo di amici che si rispetti: la spaghettata! Perché? Perché sappiamo farlo bene. E perché ci piace l’idea che la musica non sia separata da un palco con delle sedie poste davanti. La musica è cultura, compartecipazione, convivialità, incontro. Come un buon piatto dei nostri spaghetti insomma.
Dunque perché non metterli e metterci insieme?
No Comments