Sabato 3 marzo alle ore 18:00 terzo appuntamento di Scritture di Luce.
Col suo libro “Round About Township”, edito da Casadei Libri, Pino Ninfa racconta luoghi delle periferie urbane insieme ai luoghi storici dell’apartheid, delle due grandi città del Sudafrica e di Soweto, un tempo sobborgo ma oggi una città a parte rispetto a Johannesburg. La ricerca di Ninfa vuole evidenziare il profondo senso di dignità e solidarietà nato nella difficoltà, senza spettacolarizzare le condizioni di disagio.
La fotografia e la pittura hanno un diverso rapporto con l’ambiente che ci circonda: la prima può riprodurlo esattamente, la seconda lo imita o addirittura sceglie altri territori, quelli dell’immaginario, della trasformazione del reale in simbolico, della pura astrazione dalle forme, della semantica del colore. Ma cosa succede quando il fotografo sceglie di seguire, almeno in parte, il pensiero pittorico? La risposta ci arriva da queste immagini di Pino Ninfa, nelle quali emergono in filigrana diverse suggestioni provenienti dal mondo della pittura, che indirizzano la sua ricerca verso una concezione dell’immagine assolutamente singolare e poetica. Quest’ultimo aspetto lo porta a trasformare lo scatto in azione artistica, in poesia visiva, persino quando la fotografia è pensata come un prezioso documento di costume. Dagli scatti riceviamo un racconto generale coniugato alla storia personale dell’autore e alla sua sensibilità, una guida interiore di un intreccio narrativo in cui le storie degli altri passano attraverso il filtro di una visione esterna, di una soggettività di pensiero che è particolarmente legata al mondo della pittura. Non stupisce così di incontrare la memoria di Caravaggio nell’uso della luce, che rende nobili e maestose povere case e miseri sobborghi, o il gusto per le scene di vita quotidiana così vicino al realismo ottocentesco, mentre alcuni scatti appaiono chiaramente legati all’idea cromatica della pittura di Rothko, nel quale il reale svanisce pur essendo minuziosamente evidenziato. Fotografia e pittura, racconto e poesia, oggettivo e soggettivo trovano dunque un loro incontro nel lavoro di Pino Ninfa, ricordandoci che la fotografia è un’autentica arte visiva.
Pino Ninfa è nato a Catania da dove è partito all’età di 17 anni alla volta di Milano.
Sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L’interesse per la musica e per il sociale, hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
Da diverso tempo ha incrementato lo studio rivolto al recupero e alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo con missioni nelle foreste Africane e dell’Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali.
Segue anche in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e con qualsiasi miseria.
Ultime sue testimonianze ad Haiti con un lavoro su: “Ricostruire la speranza” in India e Nepal con lavori legati a progetti alimentari e al recupero di donne vittime di abusi e violenze.
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