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09 Ott 2016

ORME_passeggiata d’autore per Dino Campana e Robert Walser

walser-93976050-jpgTrekking d’autore in Casentino

Domenica 9 ottobre sui luoghi della Linea Gotica “Orme”, una passeggiata letteraria dedicata a Dino Campana e Robert Walser: due grandi poeti del ‘900 dalle biografie incredibilmente simili, uniti soprattutto dal rapporto indissolubile tra la straordinaria forza letteraria e il profondo amore per la natura, il paesaggio, il “camminare” – Durante il percorso interventi di studiosi, letture e una performance artistica 

Sessant’anni fa, il giorno di Natale del 1956, Robert Walser, il più grande autore svizzero di lingua tedesca, uscito per la sua solita passeggiata, fu trovato riverso nella neve – proprio come il poeta Sebastian nei Fratelli Tanner, il primo romanzo di Walser (1907) – nei dintorni di Herisau, la cittadina svizzera nel cui manicomio era ricoverato dal 1933. Un anniversario che il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, con il sostegno della libreria d’arte contemporanea Brac di Firenze, ha voluto ricordare dedicando a Walser e ad un altro grande poeta e grande camminatore, Dino Campana, una passeggiata letteraria che si snoderà domenica 9 ottobre, dalle 10 alle 18, lungo un sentiero della linea gotica.

Il ritrovo è alle 10 di domenica 9 ottobre presso la sede del Parco, a Pratovecchio. Dopo alcuni interventi preliminari, tra cui quello di Luca Santini, presidente del Parco e grande appassionato di Dino Campana, alcuni pulmini trasporteranno i partecipanti a Maestà d’Asqua, punto di partenza della passeggiata.

Un accostamento assolutamente non forzato quello tra Walser e Campana, due artisti puri nel senso più alto del termine che hanno pagato a caro prezzo la loro irriducibilità ai compromessi e alle mode letterarie dell’epoca: con il sostanziale rifiuto della critica e del mercato contemporaneo, la povertà di mezzi di sussistenza, l’internamento in manicomio. Ma forse il più grande trait d’union tra i due è il rapporto indissolubile, se non indispensabile alla loro creatività, con la natura, il paesaggio inteso nella più alta accezione, da “attraversare” e contemplare con ogni mezzo, soprattutto a piedi: sono leggendarie le peregrinazioni di Campana e le “passeggiate” di ogni lunghezza, anche più di 80 chilometri!, di Walser. Il loro “viaggio”, interiore ma anche paesaggistico, ha lasciato orme incancellabili nella letteratura del ‘900 e nel cuore dei tanti che vivono, oggi più che mai, il camminare, la letteratura e l’amore per la natura come irrinunciabile esperienza di vita.

A celebrare questi due grandi, alla loro maniera, non poteva essere che il Parco delle Foreste Casentinesi, nel cui territorio insistono molti dei luoghi più cari a Dino Campana, evocati e “raccontati” in maniera sublime nei Canti Orfici, il “libro unico” del poeta di Marradi.

La passeggiata, ideata da Dino Castrovilli (a cui si deve anche il progetto di una raffinata ristampa anastatica dei Canti Orfici uscita per Cronopio in occasione del centenario del libro) e realizzata per il Parco dall’Associazione Culturale “Esecutivi per lo Spettacolo” in collaborazione con la Libreria Brac di Firenze, si snoderà lungo il suggestivo percorso Maestà d’Asqua-Croce di Moggiona-Moggiona-Molino di Lierna e sarà intervallata da soste nelle quali interverranno gli studiosi Patrizio Collini e Luca Lenzini, lo scrittore Paolo Miorandi, l’attrice Mariangela de Crecchio, il “camminatore” Roberto Cianferoni, gli artisti e performer Luca De Silva e Erica Romano.

info&prenotazioni  (entro le ore 12 di giovedì 6 ottobre) Sandra 339 2575374; sandra1967@alice.it

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Dino CAMPANA. Nato a Marradi (FI) il 20 agosto 1885. A causa di tensioni familiari e di fragilità nervosa abbandonò gli studi universitari. Viaggiatore instancabile (Italia, Europa, Argentina) e poeta, pubblicò in vita presso un tipografo del paese, grazie ad una sottoscrizione di suoi concittadini, i Canti Orfici (tipografia Ravagli, 1914), poema in prosa e in versi, considerato uno dei capolavori del ‘900 italiano, frutto di una “bruciante fusione tra arte e vita” (A. Asor Rosa). Provato da numerose e drammatiche vicissitudini, ultimi il turbolento rapporto amoroso con la scrittrice Sibilla Aleramo e il mancato arruolamento nell’esercito, nel 1918 fu ricoverato nel manicomio di Castelpulci (FI), dove morì il 1° marzo 1932. Postumi sono stati pubblicati Inediti (1942), Taccuino fiorentino (1949), Lettere (1958).

Robert WALSER. Scrittore svizzero di lingua tedesca nato a Biel nel 1878, poeta solitario e isolato nel suo tempo, coerente sino alla fine alla concezione di un’arte pura che può essere praticata solo nella libertà assoluta. Molto amato da Benjamin, Musil, Kafka, Hesse, J.M. Coetzee, spesso misconosciuto dall’editoria e dalla critica letteraria, oggi considerato uno dei  maggiori autori di lingua tedesca del ‘900, Walser scrisse romanzi e racconti brevi, e, per giornali e riviste, piccole prose ed  elzeviri. Tra notevoli difficoltà riuscì a pubblicare I temi di Fritz Kocher (il suo primo romanzo), I fratelli Tanner, L’assistente, Jakob von Gunten. Un diario, Storie, Vita di poeta e il celebre La passeggiata. Motivi essenziali della prosa di Walser sono “il nulla incombente, la rinuncia all’identità individuale, la metafora del ‘servire’ (tra le varie attività svolte dallo scrittore per mantenere la sua arte pura e indipendente figurano anche quella di assistente presso una ricca famiglia e di servitore in un castello dell’Alta Slesia), la lacerazione dell’io’, “riscattate” da una natura attraversata e “rappresentata con ingenuità fiabesca, la gioia della vita colta nel suo fluire incessante”.

Nel 1929 Walser, che soffriva di crisi d’ansia, di allucinazioni ed era ossessionato da “voci”, fu ricoverato nella clinica Waldau di Berna. Migliorato, riprese a scrivere, ma nel 1933 fu costretto al trasferimento nel sanatorio di Herisau (Appenzell), dove cessò volontariamente ogni attività di scrittore e dove restò fino alla morte, avvenuta il 25 dicembre 1956 nel corso di una passeggiata solitaria: fu trovato riverso nella neve. Una morte “immaginata” ne I Fratelli Tanner (1907).

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