Perché attrezzare la dispensa per l’inverno è una questione di stile.
E le olive insegnano la pazienza.
OLIVE SOTT’OLIO
Metti le olive a spurgare in abbondante acqua e cambiala mattina e sera, dopo averle denocciolate con cura certosina.
Dopo sei giorni circa, o quando le olive non sono più amare, asciugale e lasciale distese su un canovaccio per un paio i giorni, io le ho addirittura messe sul termosifone. Devono essere ben asciutte altrimenti poi c’è il rischio che facciano la muffa. Adesso prendi una vasetto e riempilo a strati di olive, finocchietto selvatico, peperoncino, aglio a pezzettini piccoli, pepe rosa e un pochino di sale, e ovviamente olio. Lascia il barattolo aperto almeno un giorno per fare andare via l’aria che può essere rimasta e poi tappa. Dopo un mese le olive le puoi già mangiare. Evviva! Ne è valsa la pena! Cosa ho imparato? Che le olive vanno denocciolate con i guanti, altrimenti ti diventano le mani come il terribile mostro delle paludi.
OLIVE SOTTO SALE
Siccome denocciolare le olive è una punizione, sono passata al piano B.
Metti le olive in una capiente ciotola con sale grosso, un limone a fette, la buccia di una arancia bio. Mescola tutti i giorni, per venti giorni, scola il siero ogni due e aggiungi sale grosso quando necessario. Alla fine di questo lungo periodo di riflessione, sciacqua le olive, asciugale, ungile poco poco e riponi in barattoli a chiusura ermetica. Dopo un mese le puoi mangiare! Gnammete! E la manicure ringrazia.
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