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14 Set 2024 - 18:45

URANO

In occasione del ciclo d’incontri dedicato alla piccola editoria siamo lieti di ospitare Tlon Edizioni con Urano la collana diretta da Francesco d’Isa.

Per l’occasione introdurremo i volumi che ne fanno parte ad oggi:

Mitologia del complottismo. Il Behemoth delle storie di Gregorio Magini

L’analisi del complottismo come fenomeno contemporaneo tende a concentrarsi sui suoi usi politici ed effetti sociali, o sulle spiegazioni psicologiche e cognitive della sua diffusione, di solito con l’obiettivo ideale di un suo superamento. Passa spesso in secondo piano che questo fenomeno si manifesta come pratica di generazione e diffusione di “narrazioni complottistiche”. Questo saggio pone al centro la questione narrativa, inquadrandola in un più ampio contesto culturale di crisi dell’efficacia della narrazione. Gregorio Magini mostra che le narrazioni complottistiche sono uno dei casi più eclatanti di una generale disgregazione del sistema dei generi narrativi.

Invito al reicantamento. Affrontare e superare il disincanto di Marco Mattei

Il concetto di disincanto è stato introdotto dal sociologo e filosofo Max Weber, secondo cui la modernità è caratterizzata da un processo di razionalizzazione. Se da un lato esso conduce a un progresso tecnologico e scientifico, dall’altro provoca una perdita di significato e un senso di alienazione. È possibile recuperare un’idea di sacralità nella società contemporanea? Si può reincantare il mondo, ovvero sviluppare una relazione con qualcosa di inviolabile e non riconducibile al bisogno economico? Dopo aver ricostruito il concetto di disincanto, questo libro esplora i diversi paradigmi del reincantamento, proponendone una propria interpretazione come processo di interazione tra vita, arte e cosmo.

L’utopia dei miliardari. Analisi e critica del lungotermismo di Irene Doda

Se il mondo sta finendo, ci prenderemo l’universo: questa è una delle soluzioni proposte dal lungotermismo, una filosofia sempre più diffusa tra le élite dei miliardari. Il futuro è più importante del presente: perché cercare di risolvere la fame nel mondo se si può promettere di trasferire l’umanità su Marte tra duecentomila anni? Questo freddo calcolo costi-benefici proiettato in un futuro remoto fornisce un alibi ai potenti che, nascondendosi dietro la promessa messianica di salvare il genere umano, ignorano le questioni più immediate. Irene Doda esplora i fondamenti e le contraddizioni del lungotermismo, rivelando come esso miri più alla conservazione dei rapporti di potere che al miglioramento delle condizioni umane.

Insieme agli autori interverrà Francesco D’Isa.

Via spettiamo numerosi!
Incontro ad ingresso libero fino ad esaurimento posti

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