Si terrà dal 3 al 6 ottobre 2019 la terza edizione di Scripta Festival. L’arte a parole, diretto da Pietro Gaglianò, festival interamente dedicato all’editoria d’arte contemporanea, organizzato e promosso dalla Libreria Brac con la collaborazione del Museo Marini di Firenze e di Villa Romana.
La manifestazione è articolata in quattro giornate con dieci presentazioni di libri con gli autori e i curatori, coordinati da critici d’arte e studiosi, confronti sulla critica d’arte contemporanea, una mostra e due serate di performance.
L’edizione di quest’anno ha come sottotitolo Cuore di tenebra, richiamando con il capolavoro di Joseph Conrad le contraddizioni e le responsabilità del mondo europeo, delle politiche postcoloniali, della cosiddetta civilizzazione. Il festival, con i suoi libri, gli artisti, gli autori, apre ancora una volta uno spazio per il pensiero critico, per osservare il tempo presente: il confronto e il dialogo possono opporre alle tenebre dell’avidità e del potere l’arte e la cultura, come antidoto, come affermazione di un’altra possibile umanità.
L’artista ospite di questa edizione è Francesco Lauretta che realizzerà una serie di lavori inediti per i due spazi del festival.
Quest’anno la rassegna, che si svolge in massima parte al Museo Marino Marini di Firenze, partner prezioso del Festival, presenta due novità: l’adesione al progetto di Villa Romana, prestigioso istituto culturale tedesco, dove sarà ospitata una presentazione la domenica mattina, ampliando così una rete virtuosa che il festival intende creare in città, e la presenza della poeta Rosaria Lo Russo che introdurrà ciascuna giornata della manifestazione con letture da “Cuore di Tenebra”.
Il festival prenderà avvio il 3 ottobre alle ore 17 alla Libreria Brac, Via de’ Vagellai 23 r, con l’inaugurazione della mostra di Francesco Lauretta, con opere inedite realizzate appositamente per la libreria; altre sue opere saranno ospitate per tutta la durata del festival al Museo Marino Marini di Firenze (Piazza San Pancrazio).
Secondo una formula già collaudata nelle altri edizioni, verranno presentati al festival anche alcuni libri d’artista: quest’anno protagonisti saranno Marco Mazzoni che apre il festival il 4 ottobre con One look is worth ten thousand words, diario fotografico di un soggiorno a New York, e Francesco Carone con il suo “meno”. Il libro è una traduzione “visiva” de La Biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges mediante passaggi progressivi tra le 104 lingue codificate dal servizio di traduzione automatica online di Google, partendo dalla prima traduzione italiana del 1955 di Franco Lucentini, per i tipi di Einaudi nella collana I gettoni diretta da Elio Vittorini, per tornare di nuovo alla lingua italiana. (6 ottobre).
Il dibattito, invece, entrerà nel vivo dal 4 al 6 ottobre , quando nel grande spazio del Museo Marino Marini, per tre giorni, dalle ore 17.15,, si succederanno tra gli altri: Marco Senaldi, con un volume fresco di stampa dedicato a Marcel Duchamp, presentato dalla filosofa Brunella Antomarini (4 ottobre); Agnese Grieco traduttrice del libro Nudo con filo spinato, un’intervista all’artista e attivista russo Pjotr Pawlenskij balzato alle cronache di tutto il mondo per le sue violente e autolesionistiche azioni di protesta nei confronti del governo russo (5 ottobre); Matteo Bergamini e Veronica Santi, curatori del volume Francesca Alinovi che raccoglie scritti editi e inediti della intellettuale militante e figura di riferimento nel panorama artistico italiano e internazionale del post-punk (6 ottobre).
Nel segno della militanza femminista e delle sue conseguenze sulla critica d’arte è l’incontro che si svolgerà a Villa Romana, Via Senese 68, Firenze, il 6 ottobre a partire dalle ore 10.45: con Deborah Ardilli, curatrice del volume, sarà presentato “Trilogia SCUM”, che raccoglie tutti gli scritti di Valerie Solanas, icona del femminismo radicale che tentò di uccidere Andy Warhol. A seguire, introdotto dall’artista Chiara Pergola, il video Chiara Fumai legge Valerie Solanas, 2013.
Infine due interventi serali che si svolgeranno al Museo Marino Marini a partire dalle 21.30: il 4 ottobre con John De Leo con Musiche dell’Errore e altri fonosimbolismi antiregime, una conversazione tra musica e parole introdotta da Edoardo Semmola; mentre il 5 ottobre sarà la volta di Stefano Bartezzaghi con Rebus. Parola e figura, una conversazione con il pubblico del festival.
In totale sono 12 gli incontri del festival e avranno come protagonisti artisti, curatori, autori e traduttori: Francesco Lauretta, Chiara Pergola, Rosaria Lo Russo, Marco Mazzoni, Marco Senaldi, John De Leo, Emanuele De Donno, Agnese Grieco, Gianni Romano, Francesca Zanella, Stefano Bartezzaghi, Deborah Ardilli, Nicolas Martino, Veronica Santi, Matteo Bergamini, Francesco Carone.
“Scripta Festival” è l’evoluzione della rassegna “Scripta. L’arte a parole” ideata da Gaglianò per la Libreria Brac, unica libreria fiorentina specialistica per le arti contemporanee. Un programma che si è svolto dal 2011 al 2016 e che dal 2017 è stato organizzato in forma di festival. L’iniziativa nel corso del tempo (con la presentazione di oltre ottanta volumi) ha visto crescere un pubblico di studiosi, artisti e appassionati e nel panorama nazionale ha creato un punto di riferimento noto al mondo dell’arte ma non solo: una vetrina prestigiosa per l’editoria e un cenacolo di confronto permanente.
Tutti gli incontri vengono seguiti da un pubblico numeroso e qualificato composto da studiosi, artisti, studenti, appassionati d’arte contemporanea e spettatori che grazie a questa esperienza hanno potuto avvicinarsi al dibattito del contemporaneo.
Scripta Festival. L’arte a parole
Cuore di tenebra
3-6 ottobre 2019, Firenze
un progetto di Pietro Gaglianò
Organizzato e promosso da
Libreria Brac, Via de’ Vagellai 18 r, Firenze
In collaborazione con
Museo Marino Marini, Piazza San Pancrazio, Firenze
Villa Romana, Via Senese 68 Firenze
Per il video Chiara Fumai legge Valerie Solanas si ringraziano Francesco Urbano Ragazzi e © Archivio Chiara Fumai.
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